Viaggio a Parigi e Castelli della Loira
Oggi la mia nuova amica Claudia, autrice del blog Voce del Verbo Partire, ci porta con lei nel suo viaggio a Parigi e i Castelli della Loira. Il suo racconto di viaggio fa venire voglia di visitare questi luoghi incantevoli. Le terre bucoliche della Valle della Loira sono disseminate di castelli, manieri e dimore storiche che risalgono a diversi periodi storici, dal medioevo fino al Rinascimento. Una vacanza a Parigi e i Castelli della Loira è un must per tutti gli amanti di storia e architettura! Se non avete mai visto questi luoghi, vi invito a leggere il racconto di Claudia.
Valle dei Re, giardino di Francia, cuore verde della Nazione, Patrimonio dell’Umanità: comunque vogliamo definire la Valle della Loira, nessuna parola potrà mai competere con l’esperienza di viverla in prima persona.
Questo viaggio fatto addirittura dodici anni fa, è stato in grado di scavare nei miei ricordi e nel mio cuore delle “gallerie di emozioni” così forti, da poter essere rivissuto solo chiudendo gli occhi.
Un itinerario di sei giorni, il nostro che, dopo una fin troppo rapida sosta tecnica Lione, con un crescendo di visite ci ha portati a Bourges, Chenonceau, Tours, Amboise, Blois, Chambord, Parigi e Versailles.
Vi sono ben più di trecento residenze nobiliari in questo rigoglioso angolo di Francia, ed io conto di tornare a vedere anche il resto, prima o poi. Si parte dai fortilizi militari del X secolo, fino ad arrivare alle sontuose residenze del Seicento, in un susseguirsi di momenti storici salienti per la Francia.
La Valle della Loira divenne un luogo di culto per la nobiltà francese, nel momento in cui Francesco I trasferì qui il centro politico e culturale di Francia; in seguito, con l’ascesa al trono di Luigi XVI, ogni attività fu spostata a Parigi ed il luogo di maggior prestigio divenne la Reggia di Versailles. Eppure, questa magica valle, continuò ad attrarre ricchi borghesi o favoriti del Re, che trascorrevano qui l’estate.
Una delle tante cose belle della Valle della Loira è la possibilità di visitarla con i più svariati mezzi di trasporto: dalla bici, al battello fino alla mongolfiera! Ogni metodo sarà perfetto per scoprire un luogo così ricco, perché ad accogliervi sarà sempre un’atmosfera sublime e ricercata, intima e coinvolgente.
Accedere alla storia dei Castelli Reali di Chenonceau, Amboise, Blois e Chambord, è stata un’immersione totale nella vita e negli intrighi delle antiche corti francesi, con colpi di scena degni di un film, ed aliti di passato a sfiorarci tra un arredo e l’altro.
Eventi che hanno coinvolto anche il Maestro Leonardo da Vinci, ospite di Re Francesco I ad Amboise, il quale donò all’artista la pittoresca e vicinissima residenza di Clos-Lucé, dove egli trascorse gli ultimi anni fino alla morte. La presunta tomba del grande Genio toscano è visitabile all’interno della proprietà di Amboise. Nell’immenso e regale Castello di Chambord, poi, la monumentale scala elicoidale pare sia proprio opera di Leonardo, che in Francia ha lasciato davvero tanto…compresa “La Gioconda”, venduta personalmente al Re.
Ogni castello è un susseguirsi di ambienti ed eventi, narrati con maestria ed empatia dalle guide, ed è impossibile non lasciarsi coinvolgere dalle loro parole, mentre si attraversano le sontuose stanze, non sempre arredate dato che la corte si muoveva tra Parigi e questa zona di diletto, decorate ad arte e con splendide composizioni floreali, i cui petali ricadono elegantemente a terra, seguendo i refoli d’aria profumata che s’insinuano dalle finestre.
Imperdibili anche villaggi storici come Bourges e Tours dove il tempo sembra essersi completamente fermato, incastrato tra la pietre delle villette a schiera, tra i graticci e gli acciottolati vicoli. Personalmente credo che aver visitato le due amene località, in momenti particolari come il primo pomeriggio e la tarda serata, abbia aumentato il sensoriale impatto che porto ancor oggi nel cuore.
A Bourges siamo arrivati poco dopo le tredici, quando le persone avevano chiuso le attività per la pausa pranzo: bar e ristorantini presi d’assalto, viuzze acciottolate immerse in un silenzio quasi irreale, i nostri passi accompagnati solo dal frinire delle cicale; e poi lei, la Cattedrale di Saint-Etienne, che domina con la propria possenza gotica il pittoresco abitato.
Tours l’abbiamo scoperta lentamente con una suggestiva passeggiata notturna, attraversando misteriosi vicoli stretti tra palazzine a graticcio, fino alla sontuosa Cattedrale di Saint-Gatien e alla vivacissima Place Plumereau, che ospita un numero impressionante di frequentatissimi localini.
E poi la “regina”: Parigi. Impossibile descriverla nel dettaglio, perché scadrei nelle classiche frasi fatte che normalmente si sentono sulla bellissima capitale francese. Frasi che potrebbero sortire un effetto sbagliato, portando le persone a dare Parigi per scontata.
La realtà è che qui nulla è scontato: non lo è navigare di notte lungo la Senna; non lo è salire sulla Tour Eiffel per ammirare un panorama mozzafiato con le lacrime agli occhi per l’emozione; non lo è entrare nella grandiosa Notre-Dame e nemmeno visitare quel fulcro di arte mondiale che è il Louvre; non è scontato passeggiare lungo i grandi boulevard o lungo i vicoli nascosti, imbattendosi costantemente in opere d’arte che, per la loro immensità, ti lasciano senza fiato; non è scontato spingersi fino alla sontuosa Reggia di Versailles per ammirare, in religioso silenzio, il centro del potere regale della Francia dei secoli d’oro; non è scontato mangiare una crepe al tramonto, mentre ci si muove senza meta lungo i viali di una città che, a quest’ora del giorno, sembra sospesa in un attimo di irrealtà; non è scontato vedere una Parigi che mantiene vivo il proprio titolo di Ville-Lumière, agganciando i tuoi occhi attraverso un numero quasi infinito di luci che splendono nella notte, mentre pensi che l’intero mondo si sia riversato sugli Champs-Elysées.
Potete leggere tutto il racconto di viaggio di Claudia sul suo blog www.vocedelverbopartire.blogspot.com
Sabrina, dare vita a questo gemellaggio tra i nostri blog è stato un vero piacere per me!
E mi sono emozionata a ripercorrere, per la seconda volta in pochi mesi, questi angoli di Francia così suggestivi.
A presto!
Claudia B.
Claudia anche per me è stato un vero piacere.
Grazie ancora per il tuo bellissimo racconto di viaggio!
A presto.
“Fotografare è porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore ” Henry Cartier – Bresson.