Viaggio in Marocco
9 giorni immersa tra i colori e i sapori del Marocco
Sono appena tornata da un incredibile viaggio in Marocco, una terra incantata che regala infiniti scorci a chi decide di esplorarla.
Potete decidere di partire dalle quattro città imperiali di Rabat, Meknes, Fes e Marrakech fino ad arrivare alle zone montane dell’Atlante, per raggiungere poi le oasi berbere della regione presahariana e infine rilassarvi sulle bellissime spiagge di Agadir e Essaouira.
Per questo viaggio io ho scelto un percorso un po’ particolare segnato dal colore Indaco, come le porte del villaggio di Chefchaouen, e da tutte le sue sfumature che mi hanno accompagnato per tutto il percorso, dall’immensa Bab Mansour di Meknes ai mosaici all’interno delle moschee, al mare di Tangeri fino al cielo terso di Marrakech.
Vi riporto giorno per giorno l’itinerario della mia vacanza marocchina.
Primo giorno – Casablanca e Rabat
Sono arrivata a Casablanca nel tardo pomeriggio e ho preso un taxi per raggiungere Rabat, dove ho cenato e dormito in albergo.
Secondo giorno – Rabat, Meknes, Volubilis, Fes
Dopo aver fatto una colazione a base di the verde e Msemen, una sorta di pancake con marmellata e burro, sono partita alla volta di Meknes. E’ una città stupenda circondata da una possente cinta muraria di 25 km, nella quale si apre Bab Mansour, la porta più bella del Marocco. Pensate che il sultano alaouita Moulay Ismail nel corso del suo lungo regno volle rivaleggiare con il “Re Sole” suo contemporaneo, e fondò proprio a Meknes la sua capitale.
Nel pomeriggio ho visitato il sito archeologico romano di Volubilis, un luogo immerso in una verde pianura con i resti ancora ben conservati, su cui domina l’imponente Arco di Trionfo di Caracalla. Da non perdere una visita ai bellissimi mosaici che narrano scene mitologiche e di vita quotidiana.
Sul tardo pomeriggio sono ripartita per Fes, dove ho cenato e pernottato.
Terzo giorno – Fes
Ho visitato tutto il giorno Fes, la più antica e la più nobile delle città imperiali. Fes è la custode delle tradizioni e l’erede della cultura arabo-andalusa, culla dell’arte e del sapere. E’una città che vanta una delle più antiche medine medievali esistenti. All’interno del suo labirinto di pietra si possono visitare dei veri e propri tesori. Da vedere assolutamente:
- il museo Nejjarine, l’unico museo in Marocco dedicato alle arti e ai mestieri del legno;
- il quartiere ebraico o Mellah;
- la scuola coranica Medersa Bou Inania;
- il bel museo du Batha dedicato alle arti e alle tradizioni del vivere di Fes e regione;
- il Palazzo Reale;
- la Moschea El Karouiyyin;
- la bellissima Bab Boujelloud;
- il Mausoleo di Moulay Idriss, il fondatore della città di Fes.
Quarto giorno – Fes e Chefchauen
Da Fes ho raggiungo Chefchauen, immersa nella catena montuosa del Rif. Questa cittadina montuosa è posta sul fianco della montagna e per molti anni è stata una città santa proibita ai cristiani. Fu fondata da un monaco gueriero nel 1471 per lottare contro la penetrazione portoghese. La parte più antica della città, la kasba, è circondata dal villaggio che una volta era fortificato e che forma la medina, dove oggi è piacevole passeggiare fra vicoli e case dipinte di bianco e dalle porte blu. In questo luogo meraviglioso da secoli gli uomini tessono le stoffe colorate per le donne e i caldi djellaba.
Quinto giorno – Chefchauen e Tangeri
Al mattino sono partita alla volta di Tangeri, una città spettacolare disposta ad anfiteatro su una collina affacciata sullo Stretto di Gibilterra. Grazie alla sua posizione naturale, Tangeri accoglie i visitatori con un clima mite e tutto il suo fascino è diviso tra i moderni quartieri europei e l’atmosfera della vecchia città araba. Il cuore della città vecchia di Tangeri è la Kasba, posta sulla parte più alta che domina il porto. Questo era il palazzo del sultano ed è circondata da bellissimi giardini andalusi, cortili e passaggi segreti. Al suo interno, un museo mostra stupendi mosaici romani e una interessante sezione di storia antica berbera.
Da non perdere una visita della medina con i suoi mercati (Piccolo e Grande Socco) e gli stretti vicoli che scendono verso il porto per un’immersione totale tra i colori e suoni della città.
Dopo pranzo ho lasciato la città e ho percorso con un taxi una bella strada panoramica collinare per raggiungere Cap Spartel, all’estremità nord-occidentale della costa Atlantica dove le acque del Mediterraneo si mescolano a quelle dell’Oceano Atlantico.
Sesto giorno – Asilah e Rabat
La mattina riparto per Asilah, una città fortificata della costa atlantica e antico insediamento fenicio. La storia racconta che i Portoghesi, allora in piena esplorazione alle ricerca delle fonti dell’oro, si impadronirono della città nel 1471 e la fortificarono con una cinta muraria che ospita oggi una tranquilla Medina arricchita di murales colorati.
Dopo una lunga visita parto per Lixus, un sito archeologico dove gli Antichi collocavano il giardino delle Esperidi, teatro della penultima fatica di Ercole, “La raccolta delle mele d’oro”. Ho trascorso il resto della giornata a Larache, una delle prime città fondate dagli Arabi quando arrivarono in Marocco nell’VIII secolo, dal fascino un po’ decadente, dove la vecchia Medina conserva bei palazzi di epoca spagnola. Verso sera ho raggiunto Rabat per riposarmi e poterla visitare il giorno dopo.
Settimo giorno – Rabat e Marrakech
Un’altra giornata piena di meraviglie che inizia con una visita a Rabat. Una città tutta da scoprire con l’incantevole kasba degli Oudayas e il quartiere del Palazzo Reale. Da non perdere una visita alla Torre Hassan, alta 44 metri e costruita nel XII secolo, sogno incompiuto di Yacoub el Mansour.
Da vedere anche il Mausoleo di Mohamed V e la necropoli merinide di Chellah (XIII-XIV secolo) e l’antica Sala, in riva al fiume Bou Regreg.
Rabat è una città circondata da mura e la porta monumentale accoglie il visitatore in un vero giardino dell’eden, dove regnano le cicogne. Vi consiglio di fare una piacevole passeggiata nel parco che conduce alle vestigia merinidi con il minareto a mosaico policromo e a quelle romane, con il foro, le colonne e i basamenti delle statue e degli altari. Nel primo pomeriggio parto per Marrakech.
Ottavo giorno – Marrakech
Questo giorno è dedicato interamente a Marrakech, la città rossa conosciuta come “la perla del sud”. Marrakech, capitale imperiale fondata nell’XI secolo, è ricca di monumenti ornati di fini stucchi, mosaici e marmi che testimoniano tutto lo splendore del passato. La città vecchia, o medina, è racchiusa dalle possenti mura color ocra che risaltano sullo sfondo suggestivo della catena montuosa dell’Alto Atlante. A Marrakech consiglio di visitare le Tombe Saadiane, il Palazzo della Bahia, i giardini della Menara, il minareto della Koutoubia e la famosa piazza Djemaa el Fna, senza dubbio la piazza più conosciuta del Maghreb.
Nono giorno – Marrakech e Casablanca
Saluto la bellissima città di Marrakech per raggiungere l’aeroporto di Casablanca e rientrare a Torino.
Se anche voi volete scoprire il fascino del Marocco vi consigliamo tre bellissimi tour proposti da Seven Days:
3 Responses
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